Avete mai pensato di fare un viaggio “lento”, nel senso di fare un viaggio senza prendere aerei?
Io ammetto di averci pensato tante volte, ma poi alla fine ho sempre scelto la via più comoda e veloce per arrivare a destinazione!
Col libro di oggi, “Senza Volo” di Federico Pace, parliamo proprio di questo tipo di viaggi: il libro (come forse avrete anche provato ad immaginare dalla mia brevissima introduzione).
Viaggiare senza aerei, prendendo un treno, una nave, un bus, oppure andando in bicicletta o a piedi: tutti modi diversi per arrivare comunque sempre a rallentare e riconquistare la calma. Perché farlo, mettendoci molto più tempo per arrivare? Beh, credo che in queste situazioni la meta non sia “la città di arrivo”, ma proprio il ricominciare ad osservare ciò che ci circonda!
Il libro è diviso in vari “macrocapitoli”a seconda del tipo di viaggio (a piedi, in treno, bici, e cosi via) e in ognuno l’autore racconta alcuni dei viaggi che è possibile fare per ogni tipologia. Compaiono, lungo il racconto, anche personaggio famosi del passato (più o meo recente) che decisero di fare uno di questi viaggi, per lavoro o per piacere e per ciascun viaggi l’autore dà ai lettori anche numerose informazioni pratiche (“capolinea” del viaggio, durata, paesi attraversati ed altro ancora).
Lo consiglio? Si. Perché? Diversi motivi. Il libro non è lunghissimo e scorre veloce rimanendo impresso
Non è la prima volta che mi capita di fermarmi a riflettere sulla “velocità” di alcuni tipi di viaggi (vedi l’aereo) e mi fermo a pensare quanto mi piacerebbe fare molti di questi viaggi (transiberiana e transmongolica in primis): leggerli è, per me, sempre un po’ come farli!