Avete mai visitato gli scavi di Ercolano? Io volevo andarci da ormai diverso tempo e, finalmente, sono riuscita a realizzare questo mio desiderio ad inizio aprile. L’antica Ercolano rimase seppellita a causa dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C
e venne scoperta per caso nel 1709 quando vennero iniziati gli scavi per realizzare un pozzo. Dal 1997 gli scavi di Ercolano sono tra i patrimoni dell’umanità UNESCO e molti dei reperti riportati alla luce grazie agli scavi, oggi, è possibile vederli in esposizione al museo archeologico nazionale di Napoli. C’è un parcheggio per le macchine che ha un prezzo abbordabile, abbiamo pagato 6€ per circa 3 ore di sosta, ma il pagamento è possibile farlo solo da una macchinetta automatica: siccome potrebbe non funzionare il pagamento col bancomat, vi consiglio
di avere con voi delle monetine per essere sicuri di non avere problemi. Il biglietto d’ingresso costa 11€, la prima domenica del mese è gratuito e c’è la possibilità di prendere l’audioguida; accanto alla biglietteria ci sono delle guide ufficiali della regione Campania che offrono la loro guida per visitare gli scavi: il costo varia in base alla lunghezza della visita e potete scegliere tra un tour da 60€ per circa 1 ora e mezzo di visita e 100€ per poco più di due ore di giro (la durata può anche essere leggermente superiore, in base anche alla velocità del vostro
passo ed a quante domande fate). Una cosa che sicuramente mi ha colpita sono gli scheletri che è possibile vedere all’inizio della visita perché rendono perfettamente l’idea di come gli abitanti dell’antica Ercolano non avessero capito a cosa si trovarono di fronte: arrivarono lì dove al tempo la città affacciava sul mare (oggi a 400 metri di distanza) e lì rimasero perché comunque, in quel frangente (a quel tempo), non avevano alcuna alternativa, almeno
arrivando fino al mare. La città si è ovviamente ben conservata ed è anche facile, con le dovute spiegazioni, scoprire e capire come si svolgeva la vita a quel tempo! Girando per le antiche strade, che ancora oggi ci permettono di capire la struttura delle antiche città romane, è possibile vedere le “case-bottega” dove si trovava la bottega al piano terra e la casa al piano di sopra. I resti delle taverne, affacciate anch’esse lungo le strade della città antica, credo siano alcuni degli elementi che meglio rappresentano la vita dell’epoca ed anche a capire quali erano le sembianze dell’antica Ercolano; i luoghi della “vita sociale”, proprio come le taverne, credo aiutino i visitatori ad immaginarsi come poteva essere la città prima della fatidica eruzione che nascose tutto per diversi secoli (almeno per me così è stato).
Vi consiglio di non saltar, durante la vostra visita, la sede degli augustali il cui “collegio”, situato nell’area del
foro, era dedicato all’imperatore Augusto. L’edificio ha una pianta di forma quadrata ed è da segnalare la cella dove sono ancora visibili alcuni affreschi che ci raccontano una parte della storia di Ercole, che ha dato il nome alla città di Ercolano: sul lato sinistro troviamo la rappresentazione dell’ingresso di Ercole nell’Olimpo, accompagnato da Giove, Giunone e Minerva; sulla parete destra, invece, troviamo l’affresco che racconta la lotta di Ercole con Acheloo. Il corpo del custode di questo edificio venne rinvenuto disteso sul letto che si trovava nella stanza adibita a “stanza del custode”.
Volete concludere in bellezza il giro? Allora potete fare un salto all’antica palestra! Oppure, per un po’ di relax (per modo di dire, ovviamente) potete passare per le antiche terme (miste)