A Lanzarote le cose da vedere sono tante
e molti luoghi sono stati creati dalla natura: vento, lava e mare hanno creato un panorama che lascia senza fiato e che cattura l’attenzione di tutti. Ho deciso, oggi, di portarvi a fare un giro per alcune spiagge e grotte di Lanzarote: luoghi che mi hanno colpita, alcuni di più ed altri di meno (solo uno è stato una delusione totale).
Inizio da Los Hervideros, una serie di grotte dove il mare si infrange con un frastuono che, anche dopo che te ne sei andato, ti resta in testa per diverso tempo. Il modo migliore per arrivarci è con la macchina, che potete lasciare nel grande parcheggio sterrato (e gratuito): in due volte che vi sono tornata ho sempre notato che di posto ce n’è sempre molto, nonostante sia una attrazione turistica dell’isola, quindi vi dico abbastanza tranquillamente che non avrete problemi a parcheggiare. Tenete presente solo una cosa: potreste avere forti problemi a fare le foto a causa del forte vento, soprattutto se come me non portate il cavalletto (o monopiede) in viaggio.
La seconda grotta di cui vi parlo è il Jameos de Agua. Si tratta di una grotta naturale al cui interno vi è un lago dall’acqua blu intenso, abitato da una specie di granchi bianchi ciechi. Il biglietto d’ingresso costa 9 euro ed è l’unico luogo che si è rivelato una grandissima delusione: vi è stato inserito un ristorante nella parte della grotta vera e propria e questo, insieme alla piscina esterna dove si tengono eventi di vario genere, ha secondo me rovinato questo luogo in maniera definitiva. Sembra che, un tempo, nel lago all’interno della grotta venissero gettate delle monetine: oggi è severamente vietato farlo perché la corrosione delle monetine stesse uccide i granchi che vivono nella sua acqua.
Un posto che si è rivelato a dir poco stupefacente è la Cueva de Los Verdes. Il biglietto 9 euro e la si può scoprire solo attraverso una visita guidata di un’ora in spagnolo ed in inglese. Si tratta di uno dei tratti del tubo lavico nato a causa dall’eruzione del vulcano Monte Corona e durante la visita si attraversa una grotta formata da due gallerie sovrapposte: i corridoi e labirinti sembrano quasi senza fine e l’illuminazione rende tutto ancora più magico. Piccola parentesi storica: durante il periodo in cui impazzava la pirateria, migliaia di abitanti di Lanzarote vennero a rifugiarsi qui per nascondersi dai pirati che stavano devastando l’isola. In una delle gallerie più ampie si trova un auditorium che può ospitare fino a mille persone. Alla fine del giro c’è una sorpresa che vi lascerà a bocca aperta, ma non voglio dirvi nulla per non rovinarvela: le sorprese difficilmente mi piacciono, ma rovinarvi questa sarebbe troppo cattivo 🙂
Usciamo all’aria aperta, adesso, perché vi porto al Charco de los Clicos. Si tratta di un piccolo lago d’acqua salata dal colore verde smeraldo che si trova in una piccola spiaggia si sassi neri: è particolare per il contrasto tra l’acqua verde del piccolo lago, la sabbia nera della spiaggia (da lontano, se non si fa particolare attenzione sembra sabbia e non sassolini) e le rocce di lava che l’erosione ha intarsiato creando quasi un’opera d’arte. La laguna si trova all’interno di quello che, una volta, era un cratere di un vulcano che, col tempo, è sprofondato. Il colorito verde smeraldo è dovuto agli organismi vegetali che vi hanno potuto prosperare grazie ai sali minerali di origine vulcanica. Ovviamente, vista la particolarità e la delicatezza del luogo non è possibile fare il bagno nel lago: per poterlo vedere si deve seguire un percorso prestabilito che porta i turisti fino ad un punto panoramico, da cui è possibile osservare la piccola laguna e tutto ciò che la circonda.
Passiamo alle spiagge, con Playa Bermeja: è una spiaggia dal mare spesso e volentieri mosso che si trova vicino a Montaña Bermeja. Sembra essere molto frequentata, sia da locali che da turisti, e, proprio perché non sempre vi si può fare il bagno per via del mare agitato, in molti sfruttano la piccola laguna naturale che si trova alle spalle della spiaggia stessa, tra il mare e la strada che la costeggia (ma tranquilli, non è proprio sul bordo: c’è un minimo di spiaggia che separa la laguna dalla strada e non avrete le macchine che vi intossicano proprio dietro le spalle). Se siete appassionati di fotografia, natura e di tramonti vi consiglio di venire qui proprio per l’ora del tramonto: di spunti per belle foto ce ne sono diversi e non farete fatica a portarvene a casa diverse.
Concludo con la Playa de Famara, lunga circa 3 chilometri, è una delle spiagge più note e frequentate di Lanzarote ed è famosa soprattuto tra gli sportivi amanti del surf e del kite-surf:
le condizioni meteo, che spesso rendono praticamente impossibile fare il bagno se non si vuole rischiare di essere portati via dalla corrente, rendono questo angolo di oceano praticamente perfetto per questi tipi di sport. Tanti sono i surfisti che prendono lezioni, con il maestro che dalla spiaggia da loro le indicazioni su come nuotare, cosa hanno sbagliato e fa loro le foto per mostrargli poi cosa hanno sbagliato e cosa devono migliorare al tentativo successivo. Se arrivate qui in macchina, potete parcheggiare lungo la strada che si trova tra la spiaggia e la zona delle dune (dove si riescono a fare anche delle belle foto).