Oggi vi porto a visitare 3 parchi
3 parchi di Dublino che, secondo me, sono da inserire tra le cose da visitare durante un viaggio alla scoperta della capitale irlandese e delle sue infinite bellezze. Si lo so che una passeggiata al parco è un consiglio ovvio e scontato, che potrei anche evitare, ma prometto che non mi limiterò a dirvi “visitate questo parco”!
Per ciascuno dei tre parchi di Dublino di cui vi parlerò cercherò di darvi anche qualche notizia storica e di maggiore interesse rispetto alle ovvietà. Inizio dal Phoenix Park, quello più lontano dal centro di Dublino ed uno dei più grandi al mondo (per intenderci, è più esteso sia di Central Park a New York che di Hyde Park a Londra). Qui si trovano diversi luoghi di interesse e monumenti degni di nota: dallo zoo al Phoenix monument, passando per la residenza presidenziale e l’Ambasciata americana che una volta era la Deerfield Residence
(abitazione del Chief Secretary for Ireland, la seconda carica del Regno d’Irlanda dopo il Lord Lieutenant). Sempre all’interno del parco si trova anche il Wellington monumet, obelisco eretto per ricordare Wellington (sia per le sue vittorie che per le sconfitte) che per grandezza è secondo solo all’obelisco della Casa Bianca. Vicino al Visitor Centre si trova il Castello di Ashtown, un complesso di guardia medievale originario del XVII secolo. Al visitor center potete sedervi e mangiare e bere qualcosa di caldo. Come vi dicevo il parco è gigantesco, quindi vi consiglio di tenervi almeno mezza giornata per andare alla scoperta di questo parco (mezza è proprio il minimo, secondo me). Chesterfield Avenue, la grande strada che inizia dall’ingresso principale, è la strada dei campi sportivi. All’interno del parco si incrociano sportivi, ciclisti (occhio a non invadere le piste ciclabili), famiglie che passeggiano felici e cani che corrono ancora più felici dei loro padroni.
Raggiungere il parco non è per nulla difficile: ci sono tantissimi autobus che dal centro arrivano fino qui e le fermate si trovano lungo le strade che costeggiano le mura di cinta del parco stesso (Conyngham Road ed Infirmary Road sono le due principali); vi suggerisco di scendere ad una delle fermate vicino l’ingresso principale così da godervelo fin dall’inizio! In alternativa ai bus “normali” potreste anche usare gli autobus turistici della “city sightseeing”, che si fermano all’altezza dello zoo (quindi già dentro al parco). Il parco successivo che vi porto a scoprire (e vi suggerisco di vistare) è St. Stephen Green, il parco più grande del centro di Dublino.
Si trova al centro di una piazza di epoca georgiana (che conserva ancora gli edifici dell’epoca) ed è circondato da 4 strade che un tempo erano le arterie principali del centro cittadino.
Una volta era un’area dedicata alle fustigazioni pubbliche, roghi e le impiccagioni. Nel 1814, con l’approvazione di una tassa d’accesso annuale (di una ghinea) venne recintato con inferiate e cancelli; divenne poi un parco pubblico grazie a Sir Arthur Edward Guinness nel 1877 (fu lui, inoltre, a finanziare la realizzazione dei progetti dei giardini e del laghetto).
Anche qui ci sono diversi punti di interesse da segnalare: il monumento a Wolfe Tone, comandante della fallita invasione del 1798(angolo nord-ovest); l’arco che celebra i morti irlandesi della guerra contro i Boeri nell’Africa del Sud del 1901 (all’angolo con Grafton Street); in mezzo al parco si trova un busto di Constance Markiewicz, una delle eroine dell’insurrezione della Pasqua 1916 (vi ho raccontato dell’insurrezione nel post sul 1916 Dublin bus tour); da segnalare ci sono poi la statua di Arthur Guinness (angolo sud-orientale) e il cimitero ugonotto risalente al 1692 (non è possibile visitarlo, ma potete vederlo anche da fuori). Concludo portandovi al giardino che si trova nel bel mezzo di Merrion square, ad oggi considerata una delle più belle piazze georgiane di Dublino.
Parliamo di una piazza che ha una certa importanza storica in quanto, durante la carestia provocata dalla malattia delle patate vi vennero allestite mense per i poveri che affluivano in città per sfuggire alla fame e alla morte. Dal punto di vista letterario, invece, diversi personaggi di spicco vissero qui per almeno un breve periodo della loro vita:
Oscar Wilde (al numero 1 dal 1855 al 1876), William Butler Yeats (visse al numero 82) e Daniel O’Connell (al numero 58). Infatti è qui che si trova la famosissima statua di Oscar Wilde, posizionata all’interno del parco esattamente di fronte a quella che fu la sua casa.
Il parco che si trova al centro della piazza è, in teoria, un giardino privato nato per chi vive nei palazzi che lo circondano, ma in realtà i cancelli sono sempre aperti ed il passaggio è consentito a tutti! A settembre, proprio all’interno del giardino, si tiene il famoso Fringe Festival (si, ha lo stesso nome dell’omonimo festival che si tiene ad Edimburgo):
musica e spettacoli fanno da padroni per quasi un mese di intrattenimento. Il prossimo anno, per chi fosse interessato, si terrà dal 9 al 24 settembre(ma per le informazioni più dettagliate vi rimando al sito ufficiale. Tra i tre giardini di cui vi ho parlato oggi, questo è quello più di passaggio: tante le persone che passano per i vialetti del parco anziché per le trafficate strade che lo circondano, per assaporare la tranquillità che lo pervade e lo rende così pacifico ed adatto per eliminare il caos anche dalla testa (soprattutto prima o dopo una lunga giornata di lavoro).