Oggi, per continuare il mio racconto, vi porto a fare una passeggiata per il centro di Praga. Piccolo, facile da girare a piedi, i mezzi pubblici passano “all’esterno” e la cosa non mi è dispiaciuta per niente.
Il giro lo voglio cominciare da Ponte Carlo, ponte in pietra simbolo (non unico, ovviamente), della città. Collega la città vecchia al quartiere di Mala Strana, “lato castello” della Moldava. Devo ammettere che mi ha lasciata con una sensazione strana:  era come me lo aspettavo, dopo aver visto una miriade di foto,ma “anche no”. Però almeno una passeggiata dovete farcela, per la sua storia ed il suo essere un simbolo della città! Sotto il ponte, dal lato di Mala Strana (“lato castello” della moldava), si trova una vasta colonia di cigni. Attrae molti turisti, ma anche famiglie e neo sposini che vengono portati qui per il servizio fotografico del matrimonio. Devo ammettere di essermi divertita anche io a dar loro da mangiare. se mi seguite sapete già che gli animali hanno su di me una strana attrazione per cui non resisto al fotografarli. Proseguiamo la nostra passeggiata per i vicoli del centro storico della città, stradine che, secondo me, hanno una magia tutta loro (la “magia del nord Europa”). Passiamo anche per la Cappella di Betlemme perché volevamo visitarla, ma purtroppo in quei giorni era chiusa (mi è dispiaciuto un sacco non riuscire a vederla). Si tratta di una piccola chiesa nel quartiere dello Staré Město  eretta da due architetti cechi tra il 1391 e il 1394. La sala fu per lo più utilizzata per i sermoni in lingua ceca. La storia della Cappella di Betlemme è legata soprattutto alla figura di Jan Hus, di cui vi parlerò (di nuovo) tra poco. L’aspetto di cui tutti vi parleranno, se cercate informazioni, è che la cappella venne distrutta per costruire, al suo posto, costruita una casa di tre piani e venne  ricostruita dall’architetto Jaroslav Fragner sulla base di antiche illustrazioni alla fine della seconda guerra mondiale. Che riusciate a visitarla o meno, poi vi consiglio di girellare per le stradine del centro senza una meta precisa, anche perdendovi, perché meritano di essere assaporate senza fretta. Proseguiamo il nostro giro arrivando fino la piazza della città vecchia. Più grande di quanto mi aspettassi, in questa piazza si concentrano molti dei simboli e delle cose da vedere (assolutamente) durante un viaggio a Praga. Inizio a raccontarvela partendo dalla statua di Jan Hus: molto grande ed austera, ammetto che mi ha messo anche un po’ d’ansia [per chi non sapesse chi è, Jan Hus fu un teologo e un riformatore religioso boemo, nonché rettore all’Università Carolina di Praga. Promosse un movimento religioso basato sulle idee di John Wycliffe e i suoi seguaci divennero noti come Hussiti. Scomunicato nel 1411 dalla Chiesa cattolica e condannato dal Concilio di Costanza, fu bruciato sul rogo]. Vicino alla statua si trova una lunga linea in ottone con, ad una estremità, una targa che riporta la scritta “Il meridiano in base al quale una volta veniva calcolato il tempo di Praga“: quella linea indica il punto per cui passa il meridiano di Praga (si, la targa è quella che vedete in foto).
Poco distante, “di fianco” la torre del municipio, ci sono 27 croci bianche disegnate sul marciapiede, insieme alla data del 21 giugno del 1621: la data si riferisce al giorno in cui, proprio in questo punto, vennero decapitati 27 signori cechi che, capi della rivolta protestante, si opponevano al governo dell’imperatore cattolico Ferdinando II. La storia dice che fu una carneficina carneficina lenta e spietata. Alla fine le teste mozzate furono messe in cesti di ferro ed esposte sulla Torre del Ponte della Città Vecchia come ammonimento ed avvertimento.
Continuiamo il giro della piazza e ci spostiamo davanti al palazzo del municipio: sulla torre si trova il famosissimo orologio astronomico. Devo dire che pensavo fosse più grande, ma nonostante questo ne sono rimasta molto colpita! Ha un meccanismo particolare, composto da tre elementi principali: – il “Corteo degli Apostoli“, un meccanismo che, ogni ora, mette in movimento delle figure che rappresentano i 12 Apostoli; – il quadrante astronomico dove sono rappresentate le posizioni del Sole e della Luna, oltre all’ora ed altre informazioni astronomiche; – il quadrante inferiore, infine, è composto da 12 medaglioni che simboleggiano (ovviamente) i 12 mesi dell’anno. Se volete vedere le figure degli apostoli in movimento allo scoccare dell’ora, dovete tenere conto che troverete molti altri turisti in attesa come voi! Quindi vi consiglio di non arrivare all’ultimo secondo e, soprattutto, di non mettervi davanti a tutti: sarete molto sotto all’orologio e non vedrete nulla! Vi consiglio, quindi, di stare un po’ indietro e, se volete fare un video, vi consiglio di stare un po’ laterali vicino un bar che ha la veranda sulla piazza (per evitare un minimo di ritrovarvi, nel video, le teste delle persone che vi passeranno davanti). La torre su cui si trova l’orologio è la torre del municipio: iniziata nel 1364 in stile gotico, è alta circa 70 metri ed è possibile salire in cima: il biglietto costa 120 corone solo per salire sulla torre, 160 se volete visitare anche il municipio (noi siamo saliti solo sulla torre: era abbastanza tardi e cominciava ad esserci poca luce, quindi ci siamo goduti il panorama al tramonto). Potete scegliere se salire in ascensore o a piedi ed io vi consiglio di prendere l’ascensore a salire e di scendere a piedi per un motivo molto semplice (no, non perché si fa meno fatica): la tromba dell’ascensore è molto particolare e la sua modernità è in contrasto con l’antica torre… Un contrasto che merita un’occhiata fugace mentre attendete che arrivi per portarvi fino in cima!
Concludo il giro per il centro di Praga portandovi a fare una passeggiata a Piazza San Venceslao che, in effetti, più che ad una piazza assomiglia ad un enorme viale con un’area pedonale nel mezzo 🙂
Qui si affaccia il grande edificio del Museo Nazionale, non potete non riconoscerlo (“si nasconde” dietro la statua) e, oltre a questo, questa piazza è un luogo di memoria per la città: il 16 gennaio 1969 vi si diede fuoco Jan Palach per protesta contro l’oppressione socioculturale dell’Unione Sovietica e diede inizio al movimento viene ricordato col nome Primavera di Praga  e, sempre qui, il 28 ottobre 1918 venne dichiarata l’indipendenza della Cecoslovacchia dall’Impero austro-ungarico. Insomma, una piazza conosciutissima a livello turistico ed importantissima a livello storico: almeno una piccola passeggiata, almeno uno sguardo, credo sia d’obbligo. Ci sono, affacciati sulla piazza, molti negozi e la gente che gira lungo i marciapiedi è molta.
Il giro che volevo farvi fare in centro a Praga termina qui. Vi lascio, però, col video – racconto di questo giro nel caso in cui aveste voglia di vedere qualche immagine in più dei luoghi di cui vi ho parlato.