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Stromboli e la sua magia

Stromboli e la sua magia

Devo ammettere che questo post non è stato semplice scriverlo. Le informazioni utili ve le ho già scritte durante la vacanza, quindi oggi vorrei raccontarvi l’isola, la mia esperienza, come l’ho vissuta io. Perché è stato difficile scrivere questo post? Perché non volevo fosse solo puramente descrittivo, del tipo “fai questo, questo e quest’altro ancora” e basta, ma vorrei trasmettere anche (e forse soprattutto) le mie sensazioni. Comunque bando alle chiacchiere e via al racconto (sperando di non annoiarvi troppo). Stromboli è un’isola piccol(issim)a e decisamente molto particolare. Come tutte le Eolie è di origine vulcanica, origine che ci viene ricordata dal suo vulcano sempre attivo: c’è sempre un pennacchio di fumo che esce dal cratere e c’è sempre un perenne borbottio di fondo che, in certi momenti, mette anche un po’ d’ansia.
AtteseIl porto, nella zona di Scari dove noi arriviamo alle 6:30 del mattino, è un unico molo solitario adatto, però, a “tutti i tipi di navi passeggeri” (navi da crociera escluse, ovviamente). All’arrivo dei primi traghetti, l’isola si sta ancora svegliando, in giro vediamo tanti turisti decisamente assonnati, appena arrivati o in attesa di tornare a casa e queste prime ore del mattino sono probabilmente le migliori per fare amicizia con l’isola (e si, anche per fare colazione! Per nostra fortuna l’unico bar “nei dintorni più vicini al porto” è gestito dal proprietario dell’hotel dove abbiamo soggiornato e, quindi, abbiamo fatto colazione anche se il bar non era ancora ufficialmente aperto al pubblico). La “spiaggia” si allunga vicino al molo, sia da un lato che dall’altro, e la cosa bella è che nonostante questo, nonostante la marea di barche dalle più disparate dimensioni che girano qua, l’acqua è sempre cristallina e trasparente e non si vedono, o almeno non in maniera lampante, segni di inquinamento. Ricordate che comunque l’acqua del mare di Stromboli è abbastanza freddina, almeno per i più freddolosi come la sottoscritta! Se siete appassionati di abbronzatura ricordate che dal lato di Ficogrande c’è l’alba ed a seconda di quanto vi allontanate dal molo (andando verso destra voltandogli le spalle) avrete il sole per maggior tempo.
Chiesa in piazza L’esplorazione dell’isola, per quanto riguarda le parti raggiungibili a piedi (la frazione di Ginostra è raggiungibile solo via mare) non richiede molto tempo, bisogna dirlo, ma le cose da scoprire, i piccoli scorci in cui “inciampare” e di cui innamorarsi sono sempre e comunque tanti. Incamminatevi per le sue stradine, dal porto fino alla piazza “centrale”, allungatevi fino a Piscità e lasciatevi incantare dai colori dei tramonti spettacolari che potete godervi da quella zona dell’isola (da Ficogrande si vede l’alba). Una delle prime cose che ho notato, e che mi ha colpita molto, è che le case sono (quasi tutte) degli stessi colori di quelle di isole greche come Santorini e Mykonos e quindi Stromboli, da questo punto di vista (e solo questo!) me le ha ricordate molto (in senso positivo).
La sciara di fuoco C’è la possibilità di fare trekking per arrivare fino al cratere del vulcano (diverse compagnie organizzano escursioni e alcune prevedono la notte passata fuori), ma per farlo dovete essere attrezzati (dei negozi affittano l’attrezzatura, ma personalmente mi fido poco di scarpe usate da altre persone); noi abbiamo scelto di arrivare, da soli, fino all’osservatorio proprio per mancanza di attrezzatura (non avevamo pensato di fare l’escursione, volevamo una vacanza rilassante): si tratta di un punto d’osservazione che si trova a circa 190 metri d’altitudine, poco distante dal ristorante “l’osservatorio” e raggiungibile percorrendo un sentiero lungo cui dovete stare attenti a dove mettete i piedi perché rischiate di scivolare e farvi male! Va da se che ciabattine e sandali sono sconsigliati, ma per arrivare qui non avrete bisogno di grandi attrezzature. Si vede, anche se solo lateralmente, la Sciara di fuoco, lo “scivolo” che la lava si è creata per scendere lungo il versante del vulcano fino ad arrivare al mare. Vi consiglio molto di fare questa passeggiata, nonostante il caldo e la fatica, perché ne sarete ripagati, sono sicura che la vista finale piacerà davvero tanto anche a voi (o almeno spero), come è piaciuta moltissimo a me.
Edera strombolana Scoprite i panorami di Stromboli e prendeteci confidenza durante le prime ore per poi andare a scoprire l’isola ed i suoi angoli con molta calma. Gli angoli nascosti sono tanti nonostante l’isola sia decisamente piccola, non abbiate fretta di scoprirli tutti insieme “per togliervi il pensiero”!! I “monumenti” sono solo due chiese, piccoline, aperte la mattina e le raggiungete facilmente a piedi. Prendete il ritmo lento dell’isola, non andate mai di corsa, (ho sentito una ragazza dire che anche gli strombolani, alle volte, sembrano essere sempre in vacanza) e prendete confidenza anche con gli animali che sono un po’ i padroni dell’isola: tra cani curiosoni e dolcissimi ed i gatti che trovate a sonnecchiare in giro per Stromboli vi assicuro che la popolazione animale è decisamente ben nutrita (o almeno più nutrita di quanto io immaginassi). Vivetela sulla spiaggia, conoscendo il suo splendido mare ed anche la sua tranquillità. Come vedete non ci sono moltissime cose da vedere oltre la natura ed il mare e le escursioni via terra e via mare, ma non pensate di arrivare qua ed annoiarvi.

Vi racconto la mattinata in barca attraverso un video caricato sul canale youtube:

Vi lascio qualche foto in più, sperando che possano affascinare anche voi e facciano venire anche a voi la voglia di scoprire questo luogo fantastico e fuori dal caos.

Luna rossa
Il cane "del paese"
Osservatorio vulcanologico
Vespa!
Gatto di paese
Posta e telegrafo
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Camilla

Sono Camilla, classe 1987, nata e cresciuta a Roma. Dai miei genitori ho preso la passione smodata per i viaggi: mi piace girare per il mondo, visitare posti nuovi, innamorarmi ogni volta di un qualcosa di quel paese e lasciarci un pezzo di cuore. Ho girato in lungo ed in largo l’Europa, conosco a menadito ogni piccolo angolo ed ogni storia di Londra. Nell’aprile del 2011, ho aperto il mio blog di viaggi.

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